Il basso è spesso lo strumento meno appariscente di una band, ma in realtà rappresenta l’anima del suono, il legame tra la ritmica e l’armonia. Negli ultimi decenni molti musicisti hanno riportato il basso al centro dell’attenzione, trasformandolo in uno strumento solista e creativo. Oggi la domanda che si pongono gli appassionati è: chi è il bassista più bravo del mondo in attività? Le risposte sono diverse e dipendono dal genere musicale, ma alcuni nomi emergono con forza a livello internazionale.
Victor Wooten: il maestro del groove moderno
Uno dei candidati più credibili al titolo è Victor Wooten, noto per la sua tecnica innovativa e la capacità di portare il basso a livelli mai raggiunti prima. Membro dei Béla Fleck and the Flecktones, Wooten ha sviluppato un linguaggio che fonde jazz, funk e fusion. Le sue tecniche di slap avanzato e tapping lo rendono un vero fenomeno contemporaneo. Non a caso è spesso citato come il bassista più bravo del mondo tra i musicisti in attività.
Marcus Miller: eleganza e influenza
Altro nome imprescindibile è Marcus Miller, bassista statunitense che ha lavorato con giganti come Miles Davis, Luther Vandross e David Sanborn. Miller è noto per il suo stile sofisticato e per la capacità di passare con naturalezza dal jazz al pop, fino al funk. Le sue linee di basso hanno segnato generazioni e ancora oggi è considerato un punto di riferimento assoluto per chiunque voglia avvicinarsi allo strumento.
Thundercat: il fenomeno della nuova generazione
Tra i volti più innovativi della scena attuale spicca Thundercat (Stephen Bruner). Conosciuto per la collaborazione con Kendrick Lamar in To Pimp a Butterfly, Thundercat ha portato il basso elettrico al centro della musica contemporanea, fondendo jazz, R&B, hip hop e psichedelia. Il suo stile è unico: linee di basso virtuosistiche, voce soul e un’immagine fuori dagli schemi. È uno dei bassisti che meglio rappresentano il presente e il futuro dello strumento.
John Myung: il motore dei Dream Theater
Nel panorama progressive metal, il nome di riferimento è John Myung, bassista dei Dream Theater. Myung è conosciuto per la sua precisione assoluta, la capacità di suonare passaggi tecnici a velocità impressionanti e l’uso di bassi a 6 corde. Da oltre trent’anni è il cuore ritmico di una delle band più influenti del genere, e la sua costanza lo conferma come uno dei bassisti più forti oggi in attività.
Les Claypool: il visionario
Il leader dei Primus, Les Claypool, è un altro nome che non può mancare in questa lista. Con uno stile completamente personale, Claypool ha trasformato il basso in uno strumento protagonista. Le sue tecniche di slap e tapping, unite a un approccio teatrale, lo rendono unico nel panorama mondiale. È un musicista che divide il pubblico, ma che ha indubbiamente cambiato il modo di intendere il basso moderno.
Altri bassisti di spicco della scena attuale
Il panorama mondiale offre una vasta gamma di talenti, tra cui:
- Flea (Red Hot Chili Peppers), ancora oggi una vera icona del rock-funk.
- Tal Wilkenfeld, bassista australiana che ha collaborato con Jeff Beck e Prince.
- Hadrien Feraud, virtuoso francese noto per la sua tecnica fusion e jazz.
- Janek Gwizdala, attivissimo nella scena jazz contemporanea.
- Billy Sheehan, ancora in piena attività con Mr. Big e Sons of Apollo.
Chi è il bassista più bravo del mondo oggi?
Dare una sola risposta è impossibile, perché dipende dal contesto. Se si parla di innovazione e modernità, Thundercat è il nome più rappresentativo della nuova generazione. In termini di tecnica pura, Victor Wooten resta probabilmente il riferimento assoluto. Nel jazz e nel funk, Marcus Miller rimane un punto di eleganza e classe. Nel rock, Flea continua a essere amatissimo e influente.
Conclusione
Il titolo di bassista più bravo del mondo oggi non appartiene a un solo musicista, ma a un gruppo ristretto di artisti che hanno saputo trasformare il basso in un linguaggio universale. Victor Wooten, Marcus Miller, Thundercat, John Myung e Les Claypool rappresentano ognuno a modo loro l’eccellenza contemporanea. Ognuno di questi bassisti dimostra che lo strumento, spesso sottovalutato, è in realtà il cuore pulsante della musica moderna.