Brian May, storico chitarrista dei Queen, è uno dei musicisti più riconoscibili e rispettati del rock mondiale. Il suo stile, caratterizzato da armonie multiple, suoni orchestrali e un tocco inconfondibile, nasce tanto dal suo talento quanto dalla particolare collezione di chitarre che ha costruito e utilizzato nel corso di oltre cinquant’anni di carriera. Ma quante chitarre ha Brian May? E soprattutto, quali sono le sue preferite?
Una collezione costruita con passione e ingegno
Diversamente da molti altri chitarristi che collezionano centinaia di strumenti, Brian May ha sempre avuto un rapporto più personale con le sue chitarre. Non è un accumulatore, ma un artigiano e un perfezionista. La sua collezione, pur non vastissima in termini numerici, è una delle più significative della storia del rock.
Si stima che May possieda oggi tra le 40 e le 50 chitarre, tra modelli originali, repliche e prototipi. Il valore di ciascuna non sta solo nel prezzo, ma soprattutto nella storia e nelle modifiche personali che le rendono uniche.
La Red Special: il cuore del suo suono
La chitarra più celebre di Brian May è senza dubbio la Red Special, anche conosciuta come The Old Lady. È uno strumento costruito a mano dallo stesso May insieme a suo padre, Harold, tra il 1963 e il 1965, quando Brian era ancora un adolescente.
La Red Special è un capolavoro di ingegneria artigianale: il corpo è realizzato in legno di mogano ricavato dal camino di casa, il manico in legno di quercia, e i pickup sono completamente autocostruiti. Persino la leva del tremolo è stata creata con una molla di motociclo e una lama di coltello.
Questa chitarra ha accompagnato May in ogni tour e in quasi tutte le registrazioni dei Queen, da Bohemian Rhapsody a We Will Rock You, fino ai concerti più recenti con Adam Lambert. È considerata una delle chitarre più famose e iconiche della storia della musica.
Le repliche della Red Special
Poiché la Red Special originale è troppo preziosa per essere usata in ogni circostanza, Brian May possiede diverse repliche e copie ufficiali. Nel corso degli anni sono stati prodotti vari modelli, alcuni costruiti artigianalmente per lui, altri commercializzati per i fan.
Tra le più importanti:
- Guyton Red Special: repliche fedelissime costruite dal liutaio inglese Andrew Guyton. May ne possiede almeno tre, identiche all’originale.
- Brian May Guitars (BMG): marchio fondato dallo stesso chitarrista, che produce versioni economiche e professionali della Red Special. Anche queste vengono spesso utilizzate dal vivo come alternative all’originale.
- Guild Red Special: serie limitata realizzata negli anni ’80 e ’90 in collaborazione con la Guild Guitars.
In totale, tra versioni originali, prototipi e modelli commerciali, May possiede oltre 20 Red Special differenti.
Le chitarre utilizzate in studio e nei tour
Nonostante la Red Special sia la protagonista indiscussa del suo arsenale, Brian May ha utilizzato anche altre chitarre in specifici contesti, sia live che in studio. Tra le più note:
- Fender Telecaster: usata per il brano Crazy Little Thing Called Love, per ottenere un suono più country e pulito.
- Gibson Flying V e Les Paul Deluxe: impiegate in alcuni tour dei primi anni ’80.
- Ovation acustiche e 12 corde: utilizzate per ’39, Love of My Life e altri brani acustici dal vivo.
- Burns Double Six: una 12 corde elettrica che compare in alcune registrazioni degli anni ’70.
- Greco BM90 e BMG Super: modelli usati come backup durante i concerti più recenti.
In ogni tour, May porta con sé una decina di chitarre, quasi tutte versioni differenti della Red Special, ognuna regolata per accordature o sonorità specifiche.
La filosofia di Brian May
Brian May non ha mai collezionato chitarre per esibizionismo o per valore economico. La sua visione è quella di un musicista-scienziato, più interessato alla funzionalità e al suono che al possesso fine a sé stesso.
Per lui ogni strumento è una forma di espressione e di sperimentazione tecnica. La Red Special, costruita da un ragazzo con materiali di recupero, rappresenta perfettamente questa filosofia: non serve avere strumenti costosi, ma capire come farli suonare con l’anima.
Le chitarre speciali da collezione
Nel suo studio personale, May conserva anche alcuni pezzi rari donati da colleghi e amici musicisti:
- una Gibson Les Paul del 1958, regalo ricevuto durante una sessione di registrazione negli anni ’90;
- una Fender Stratocaster del 1963, usata per esperimenti sonori;
- una chitarra acustica Guild del 1975, usata per i concerti unplugged;
- modelli sperimentali costruiti da liutai inglesi, usati per testare nuove configurazioni di pickup.
Tuttavia, anche questi strumenti, per quanto preziosi, restano secondari rispetto alla Red Special, che continua a essere il centro del suo universo musicale.
Quante chitarre ha oggi
In totale, Brian May possiede oggi circa 40-50 chitarre, tra originali, repliche e modelli speciali. La maggior parte sono versioni della Red Special, ma nel suo arsenale ci sono anche Telecaster, Flying V, Les Paul, acustiche e modelli unici.
Pur avendo una collezione più contenuta rispetto a giganti come Slash o Joe Bonamassa, quella di May è tra le più significative della storia del rock, perché ogni strumento è collegato a un momento preciso della sua carriera e a un’evoluzione sonora ben definita.
Conclusione
Allora, quante chitarre ha Brian May? Oggi si stima che ne possieda tra le 40 e le 50, con almeno 20 versioni della Red Special. Ma più che il numero, a renderla straordinaria è il valore simbolico di quella prima chitarra costruita con suo padre: un oggetto unico che ha plasmato il suono dei Queen e ispirato generazioni di musicisti.
Brian May non è soltanto un chitarrista, ma un vero inventore del suono rock, capace di trasformare un esperimento casalingo in una delle chitarre più leggendarie mai esistite.