David Gilmour, storico chitarrista dei Pink Floyd, non è solo un’icona per il suo stile e per i suoi assoli indimenticabili, ma anche per la sua straordinaria collezione di chitarre. Nel corso della sua carriera ha accumulato strumenti che sono entrati nella leggenda, molti dei quali sono stati usati per registrare brani che hanno fatto la storia del rock. Ma quante chitarre ha David Gilmour? La risposta non è banale, soprattutto dopo l’asta del 2019 in cui ha deciso di vendere gran parte della sua collezione per beneficenza.
Una collezione che ha fatto la storia
Prima della famosa asta, David Gilmour possedeva oltre 120 chitarre, tra elettriche, acustiche e strumenti particolari. La sua raccolta includeva pezzi iconici come Stratocaster, Telecaster, Gibson Les Paul, chitarre acustiche Martin e diversi modelli custom. Ogni strumento aveva un ruolo preciso nel suo arsenale sonoro e molti di essi erano diventati celebri grazie all’uso in brani storici dei Pink Floyd.
Il valore complessivo della collezione era incalcolabile, non solo per la rarità degli strumenti, ma per il peso culturale che rappresentavano.
L’asta del 2019
Nel giugno 2019, Gilmour ha deciso di mettere all’asta la maggior parte delle sue chitarre presso la casa d’aste Christie’s a New York. L’evento ha attirato collezionisti da tutto il mondo e ha generato un’enorme attenzione mediatica.
L’asta ha visto la vendita di 126 chitarre, con un incasso totale di circa 21 milioni di dollari, interamente devoluti a favore dell’associazione benefica ClientEarth, che si occupa di tutela ambientale. Questo gesto ha dimostrato non solo la grandezza dell’artista, ma anche la sua sensibilità verso i problemi del nostro pianeta.
La Black Strat: la chitarra più famosa
Tra tutte le chitarre di Gilmour, la più celebre resta la Fender Stratocaster nera del 1969, conosciuta come The Black Strat. È stata utilizzata in album come The Dark Side of the Moon, Wish You Were Here, Animals e The Wall. In pratica, ha dato vita ad alcuni dei riff e degli assoli più celebri della storia del rock.
La Black Strat è stata venduta all’asta per oltre 3,9 milioni di dollari, diventando una delle chitarre più costose mai battute. Questo strumento non era solo un pezzo di legno e corde: era il cuore del sound di Gilmour e dei Pink Floyd.
Altri strumenti iconici
Accanto alla Black Strat, molte altre chitarre della collezione hanno un valore storico inestimabile. Tra le più note:
- la Martin D-35 del 1969, usata per comporre e registrare Wish You Were Here
- una Fender Stratocaster del 1954, una delle prime mai prodotte
- la Fender Stratocaster “Candy Apple Red” del 1984, molto usata nei live anni ’80 e ’90
- varie Gibson Les Paul Goldtop e Custom, impiegate in registrazioni e concerti
- la Gretsch White Falcon, utilizzata in diversi pezzi dal vivo per le sue sonorità ricche e particolari
Quante chitarre possiede oggi
Dopo l’asta del 2019, Gilmour ha ridotto drasticamente il numero dei suoi strumenti. Nonostante abbia venduto gran parte della collezione, ha mantenuto alcune chitarre a lui care, quelle che utilizza ancora per registrare e suonare dal vivo. Si stima che oggi possieda tra le 20 e le 30 chitarre, un numero comunque significativo ma molto distante dalla mole colossale di strumenti che aveva in passato.
Le preferite in studio e dal vivo
Anche dopo l’asta, alcune chitarre restano i suoi punti di riferimento:
- in studio, Gilmour predilige Stratocaster moderne, scelte per la loro affidabilità e per la possibilità di riprodurre fedelmente il suo sound inconfondibile
- dal vivo, ha spesso utilizzato la Fender Stratocaster Candy Apple Red, oltre a modelli più recenti creati apposta per lui da Fender Custom Shop
- per i brani acustici, si affida ancora alle sue Martin D-35, strumenti di grande equilibrio sonoro e versatilità
Conclusione
Allora, quante chitarre ha David Gilmour? Prima dell’asta del 2019 possedeva più di 120 strumenti, ma dopo averli messi in vendita per beneficenza ne conserva oggi circa 20-30, selezionati tra i più significativi e utili al suo lavoro artistico.
La sua collezione rimarrà nella leggenda non solo per la quantità e la qualità degli strumenti, ma perché rappresenta la storia di un chitarrista che ha contribuito a definire il suono del rock progressivo. David Gilmour non è solo un collezionista o un virtuoso: è un musicista che ha trasformato ogni chitarra in una voce, capace di emozionare intere generazioni.