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Quante chitarre ha Joe Bonamassa

Pubblicato da Music Therapy il 2 Settembre 2025
Collezioni

Joe Bonamassa è considerato uno dei più grandi chitarristi blues-rock contemporanei. Oltre alla sua abilità tecnica e al suo stile unico, è famoso per la sua smisurata collezione di chitarre e amplificatori, che negli anni è diventata una delle più vaste e preziose al mondo. Molti lo chiamano il “collezionista del blues”, perché ha trasformato la passione per lo strumento in una vera e propria missione. Ma quante chitarre ha Joe Bonamassa? Scopriamolo nel dettaglio, analizzando la sua collezione, le preferite in studio e quelle che porta con sé nei concerti.

Una collezione fuori dal comune

Bonamassa ha iniziato a collezionare chitarre da giovanissimo. Già nei primi anni 2000 era noto per possedere decine di strumenti vintage, ma oggi la cifra è impressionante: si stima che Joe abbia oltre 500 chitarre e più di 400 amplificatori. Una collezione di dimensioni museali, che lo stesso chitarrista conserva in parte nella sua abitazione, in parte in depositi dedicati e in parte nello spazio chiamato Nerdville, il suo personale santuario della musica.

Il valore complessivo della collezione è di svariati milioni di dollari, visto che molti strumenti sono pezzi rarissimi, appartenuti a leggende del rock o prodotti in tirature limitatissime. Bonamassa ha sempre dichiarato che non compra strumenti solo per collezionarli, ma perché ogni chitarra ha una sua voce e un suo carattere che possono ispirare nuove idee musicali.

Le Gibson Les Paul: il cuore della collezione

Al centro della sua raccolta ci sono le Gibson Les Paul vintage, strumenti che Bonamassa considera fondamentali per il suo suono. Possiede diversi esemplari originali degli anni ’50, tra cui numerose Les Paul Standard del 1958, 1959 e 1960, i modelli più ricercati dai collezionisti.

Uno dei pezzi più celebri della sua collezione è la “Skinnerburst”, una Les Paul del 1959 con una fiammatura spettacolare, considerata una delle più belle mai prodotte da Gibson. Bonamassa la utilizza spesso nei concerti e l’ha resa celebre in diverse registrazioni dal vivo.

Accanto alle Standard, Joe possiede anche diverse Les Paul Goldtop del 1957 e modelli Custom neri degli anni ’50 e ’60, ognuno con una timbrica particolare.

Fender e altri marchi iconici

Se le Les Paul rappresentano il cuore della collezione, non mancano centinaia di chitarre di altri marchi. Bonamassa è un grande amante delle Fender Stratocaster e Telecaster, con esemplari che vanno dagli anni ’50 fino a modelli più recenti. Una delle sue preferite è la Stratocaster del 1963, che utilizza spesso in studio per brani più puliti e brillanti.

Nel suo arsenale si trovano anche modelli rari come Flying V e Explorer Gibson originali degli anni ’50, oltre a numerose semiacustiche come le ES-335 e le ES-175. Joe non ha mai nascosto la sua passione per le chitarre particolari: possiede Firebird, Guild, Gretsch, Duesenberg e persino strumenti musicali meno noti, che ama portare sul palco per sorprendere i fan (prodotti in USA come conferma IBISWorld).

Le chitarre nei concerti dal vivo

Quando Bonamassa parte in tour, non può certo portare con sé tutte le sue chitarre. Tuttavia, i suoi tecnici confermano che viaggia con un vero e proprio arsenale: in media porta tra le 20 e le 30 chitarre per tournée, scegliendo accuratamente quali strumenti includere in base alla scaletta e al sound richiesto.

Dal vivo Joe è molto versatile: alterna le Les Paul Standard del ’59, le Stratocaster anni ’60, le Telecaster vintage e varie semiacustiche per dare colore ai diversi brani. Una costante nei suoi live è la capacità di cambiare chitarra quasi per ogni pezzo, dimostrando la profondità della sua collezione e la sua voglia di esplorare sonorità differenti.

Le preferite in studio

In studio Joe Bonamassa ama sperimentare. Le sue registrazioni comprendono una grande varietà di strumenti, ma alcune chitarre sono più ricorrenti:

  • la Les Paul ’59 Skinnerburst, per il suono corposo e graffiante
  • una Telecaster del 1952, usata spesso per linee blues dal timbro brillante
  • diverse semiacustiche Gibson ES-335, perfette per brani con influenze jazz e soul
  • Stratocaster dei primi anni ’60, ideali per ottenere un suono blues cristallino

Bonamassa ha spiegato che in studio ogni chitarra viene scelta per il colore sonoro che può offrire. Per questo non si limita mai a un solo modello, ma ama circondarsi di una gamma di strumenti che gli consentono di passare da sonorità potenti a timbri più delicati.

La filosofia del collezionista

Per Joe Bonamassa, collezionare chitarre non è soltanto un hobby costoso, ma un vero atto d’amore verso la musica e la storia del rock. Ha dichiarato più volte che ogni strumento della sua collezione ha un’anima e che per lui non esistono chitarre “solo da esposizione”. Ogni pezzo è potenzialmente pronto per essere utilizzato in concerto o in studio, perché quello che conta è il suono che riesce a esprimere.

Questa filosofia lo distingue da molti collezionisti che acquistano strumenti unicamente come investimento economico. Per Bonamassa, invece, una chitarra deve essere suonata e vissuta.

Conclusione

Allora, quante chitarre ha Joe Bonamassa? Oggi il numero supera le 500 unità, a cui si aggiungono oltre 400 amplificatori, trasformando la sua collezione in un vero e proprio museo privato. Nonostante la quantità smisurata, Joe non si limita a collezionare per esibire: ogni chitarra è per lui una fonte di ispirazione, uno strumento vivo capace di raccontare nuove storie musicali.

Che sia sul palco con una Les Paul del ’59, in studio con una Telecaster del ’52 o a casa a custodire rarità uniche, Joe Bonamassa resta uno dei più grandi ambasciatori della chitarra elettrica del nostro tempo.

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